Per il Capo e per me questa è stata l’estate delle camminate.
Hop, hop, hop…temerari abbiamo sfidato il caldo, la sete e il sudore.
Ci sono state una costanza e una metodicità nel nostro adempiere il buon proposito che quasi non mi ci riconosco.
Confesso però che ultimamente avevo cominciato ad arrancare.
Se c’è una cosa che m’ammazza è il caldo e quest’anno di caldo ne ha fatto parecchio.
Il mio improvviso ammutolire è di solito il segnale che il Capo coglie e traduce con un pragmatico “forse oggi è il caso che ci fermiamo qui” e il “qui” è tradizionalmente un baretto del mare.
Diciamo che negli ultimi tempi bramavo il mio bar come un disperso nel deserto brama un’oasi.
Ma ora è scoppiato l’autunno: la campagna è satura di colori straordinari e profuma di umido e fermentazione e io di camminare non mi stanco mai.
E’ come se il mondo fosse tornato ad essere un posto bellissimo, con gli alberi carichi di mele e il sole che filtra poetico tra le nuvole della sera.
In questa mia ciclica fase di esaltato amore per la natura, mi capita spesso di andare a salutare l’unico Ginkgo Biloba presente in città e non posso fare a meno di chiedermi se la mia ossessiva passione infantile per Marcovaldo non stia in qualche modo dando i suoi frutti ( un po’ malati 😉 !)
Ad aspettarci in centro poi c’era l’ennesima Festa dei Fiori.
Un po’ più popolare e meno ricercata rispetto a quella di Rimini ma comunque ben allestita e molto godibile.
Il mio stand preferito resta quello dei bonsai, anche se poi finisco sempre col fare i miei acquisti da un simpatico signore che ha un’esposizione variegata e caotica in perfetto stile col mio giardino.
Fermo resta anche il mio amore per le orchidee, che però ultimamente evito di acquistare perchè mi sembra di far torto alle mie “survivors” da cui aspetto una fioritura coi fiocchi più o meno da un anno 😦
C’è da dire che incredibilmente il mio giardino in versione autunnale è ancora ricco di fioriture.
Il mio impegno costante nell’annaffiatura, portato avanti in spregio a quella piaga d’Egitto che sono le zanzare, sta dando i suoi frutti e questo mi rende molto orgogliosa !
Se penso poi al fantastico semenzaio che il Capo mi ha costruito sento che il mio pollice verde ha davanti a sè un futuro radioso !
Un’altra cosa fantastica che ci è successa è stato il ritorno a casa di questo micino di nome Brodo, misteriosamente sparito un paio di mesi fa.
In preda al pessimismo cosmico, lo avevo dato per morto, investito, azzannato, schiacciato…invece un bel giorno me lo sono ritrovato sulla finestra con lo sguardo di uno che è contento di rivederti.
Penso che una contentezza così erano secoli che non mi prendeva.
Ed è proprio una bella sensazione !
Ma non penserete che io me ne stia tutto il giorno mani in mano a contemplare verzure ?!
Giammai !
E infatti ecco i miei progressi sui tre progetti in corso.
Il maglione ( che è l’Hint of summer della Kraemer ) andava a rilento fino a quando gli ho fatto questa foto.
Ora sono partita in quarta e i progressi sono lampanti ( anche se immagino che quando lo avrò finito sarà troppo freddo per indossarlo ).
Il ricamo va pianino, che tutto quel nero mi annoia ma stringo i denti per finirlo e mi aiuto lavorando con la fantasia.
Il copriletto invece giace abbandonato causa esaurimento cotone.
Appena mi riesce di spianare le esigenze faccio partire un ordine clamoroso di filati !
Ma non sono solo io a darmi da fare !
La ragazza dell’alberghiero affronta i compiti di pasticceria sostenuta dal tifo di tutta la famiglia che non vede l’ora di affondare i denti nella zuppa inglese !
Ma come potete vedere troviamo anche il tempo per rilassarci,
state tranquilli 😉
A presto !
buon autunno
di
♥