Le vacanze di Natale sono senza ombra di dubbio il periodo più bello dell’anno e una volta terminato tutti noi ci ritroviamo immancabilmente a rimpiangerlo per mesi e mesi.
Abbiamo avuto giorni caldi e pieni di sole che ci hanno permesso di fare lunghe e rigeneranti passeggiate in riva al mare.
E pensare che quando ero più giovane speravo sempre nella neve per avere un’atmosfera più natalizia.
Ora come ora non desidero niente di diverso dalle cosiddette temperature “fuori dalla norma”, che mi consentono di passare più tempo a zonzo senza minarmi la salute precaria.
Anche la luce insolita di un dicembre soleggiato mi é sembrata un dono del cielo e non c’è stato giorno che non mi sia messa d’impegno per “catturarla” con la mia macchinina.
E se i giorni di festa li abbiamo passati a gozzovigliare in famiglia, godendoci appieno la presenza del nonno e dello zio, venuti da Milano dopo tanto tempo…il resto della vacanza lo abbiamo passato a smaltire calorie e ad assimilare cose belle, che siamo andati a cercare qua e lá, tra Marche e Romagna.
A Urbino abbiamo visitato la mostra “Giochiamo” che si é rivelata decisamente al di sotto delle aspettative ma il cui biglietto era dignitosamente abbinato a quello della pinacoteca, così abbiamo approfittato per rivederla senza la classica confusione di turisti che la caratterizza.
Che dire…ogni volta mi incanto davanti alla meraviglia di certi dipinti che riproducono stoffe e abiti d’altri tempi con una meticolositá che lascia senza parole.
( Certo non é il caso della famosa Venere di Urbino che di vestiti addosso non ne ha per nulla ma ammicca bellissima e immobile nel suo lettino rosso )
Urbino cittá invece sembra quasi perduta senza la chiassosa allegria degli studenti universitari.
I locali sono pieni ugualmente ma sui tavoli mancano i dorsi dei libri a cui sbirciare il titolo.
In una sorta di replica dello scorso anno, siamo tornati a Forlì per la mostra di Salgado ( consiglio a tutti la visione del film “Il sale della terra” che Wim Wenders ha girato su di lui ).
La mostra é allestita benissimo ed é davvero ricca di immagini.
Amo molto il lavoro di Salgado, anche se mi sento più vicina al concetto che alla tecnica.
(Il bianco e nero é fantastico ma personalmente dopo un po’ mi stanca.)
Quindi una volta fuori sono stata ben contenta di immergermi nei colori di una Forlì che mi é sembrata decisamente più bella e interessante della scorsa volta.
Credo che il suo Duomo sia in assoluto il più bello che io abbia mai visitato e non parlo dell’aspetto artistico o architettonico ma dell’incredibile luce calda che lo inonda e che lo fa sembrare il miglior posto possibile per fermarsi a pregare o a pensare.
Averlo visitato nel periodo natalizio ci ha anche consentito di ammirare un presepe straordinario ed originale, grazie alla riproduzione di scene bibliche che vanno dall’ultima cena con gli apostoli alla mano di Mosé che scende dal cielo per consegnare le tavole, passando per la resurrezione di Lazzaro, l’Arca di Noé e decine di altre incredibili ambientazioni.
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Devo ammettere con me stessa che ho un problema quantitativo per quel che riguarda le foto in quest’ultimo periodo.
Adoro il suono che la mia nuova macchina produce ogni volta che pigio quel bottoncino e questo fa si che io non mi contenga in alcun modo 🙂
Il guaio poi è selezionare e scartare.
E visto che faccio molta molta fatica, onde evitare di venirvi a noia rimando ad un nuovo post il resto dei miei scatti festivi.
Ma intanto vi rinnovo i miei auguri di buon anno nuovo e spero abbiate anche voi passato delle belle vacanze !
♥